Interviste in Italiano. Livello avanzato: Un saluto dalla Sardegna (intervista con Marco)

LARA: Cari amici di Language Buddies bentrovati, oggi è venuto a trovarci un amico con cui faremo un’interessante chiacchierata e che ci racconterà un po’ della sua terra, la Sardegna.

Ciao Marco, benvenuto a Language Buddies e grazie per aver accettato il nostro invito! Per iniziare questa nostra piccola intervista e rompere un po’ il ghiaccio, ti chiedo di presentarti ai nostri follower, parlando un po’ di te, di ciò che fai, insomma della tua vita nella splendida regione in cui vivi.

MARCO: Ciao Lara, grazie a voi per l’invito. Sono Marco e come hai già detto abito in Sardegna, un’isola che si trova al centro del Mar Mediterraneo. Attualmente opero in una associazione di Protezione Civile (quindi intervengo quando ci sono degli incendi boschivi o ad esempio quando il vento e le forti piogge creano dei problemi in città). Quando posso vado a fare qualche lavoro nelle campagne della mia famiglia, dove abbiamo delle vigne. Infatti ogni anno produciamo anche un buon vino. Ma anche a livello generale posso dirvi che l’agricoltura, assieme alla pastorizia sono le attività preponderanti della Sardegna. Pensa che ci sono più pecore che persone.

LARA: Parlando di attualità, in maniera sommaria, per quanto riguarda uno degli argomenti più discussi e trattati dell’anno direi, cioè la pandemia, com’è stata e com’è attualmente la situazione in Sardegna? Come la state vivendo? In maniera tranquilla o ancora si respira una condizione di allarme?

MARCO: Ma attualmente la situazione sembra sotto controllo. La Sardegna continua ad essere considerata covid-free ormai già da qualche mese. E sebbene nelle città, qualche nuovo caso continua ad essere registrato quasi ogni giorno, i sardi sembrano abbastanza tranquilli. Diciamo che le persone non mostrano più il timore di qualche mese fa. E questo purtroppo fa si che anche le norme di sicurezza non sempre vengano rispettate al meglio, ecco!

LARA: Come in tutta Italia, anche in Sardegna questo virus ha comportato pesanti conseguenze a livello economico. Pensando a un settore in particolare, il turismo, volevo chiederti se hai notato un calo nel flusso di turisti presenti almeno nella tua zona rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, oppure questa differenza non si nota molto.

MARCO: Sì, sicuramente nei primi mesi post quarantena ho visto una quasi totale assenza di turisti. Ad esempio a giugno sono stato in alcune spiagge che un anno fa sarebbero state completamente affollate e invece, le ho viste per la prima volta completamente vuote. Per me è ovviamente stata una fortuna perché mi son potuto godere a pieno quei posti fantastici. Tra l’altro nel posto dove abbiamo dormito le stanze erano tutte vuote, c’eravamo soltanto noi e dei gatti che ogni notte ci rubavano le calze. Invece adesso le spiagge, che uso un po’ come degli indicatori del turismo, son tornate ad essere piene di turisti. Non è lo stesso per le zone dell’interno, che continueranno ad avere problemi anche nel resto dell’anno, visto che tutte le varie sagre e feste religiose sono state annullate.

LARA: Per alleggerire un po’ il discorso infine ti chiedo di consigliare ai nostri amici di Language Buddies dei luoghi da visitare nella splendida Sardegna. Anzi voglio aggiungere un dettaglio: luoghi non molto turistici, in cui le persone abbiano la possibilità di immergersi completamente nella realtà locale e vivere un’esperienza unica e indimenticabile.

MARCO: Ti ringrazio per questa domanda Lara. La Sardegna infatti sembra essere conosciuta soltanto per i suoi vari kilometri di costa. E purtroppo anche noi spesso e volentieri ci dimentichiamo di avere centinaia di posti altrettanto belli, e che magari si trovano anche a pochi minuti da casa nostra. Dal punto di vista archeologico ad esempio considero l’intera isola un museo a cielo aperto, vista l’enorme quantità di monumenti archeologici che sono sparsi un po’ per tutta la regione. Pensa che soltanto i nuraghi (che sono antichissime costruzioni in pietra) sono più di 5000. In ogni caso se vi volete immergere nella realtà sarda consiglio senz’altro di esplorare i paesi del centro Sardegna, nelle regioni storiche della Barbagia e del Mandrolisai, ad esempio Aritzo, Belvi, Atzara, Mamoiada, magari anche in autunno durante le così dette “Cortes Apertas” dove ogni comune per un paio di giorni, mette in mostra le proprie tradizioni, i propri prodotti locali, i balli o i costumi. Ovviamente non aspettatevi grandi centri abitati, sono tutti paesini da 1000 abitanti. Se poi vi volete immergere nella natura, vi potete avvalere di una guida locale per esplorare al meglio il territorio, visto che la Sardegna sembra quasi che voglia nascondere a tutti i suoi tesori.

LARA: Ti ringrazio molto Marco per il tempo che ci hai dedicato e ringrazio voi amici di Language Buddies per averci ascoltato e tenuto compagnia. Vi aspettiamo alla prossima intervista.

About the Author

Sono Lara e vivo a Roma. Da sempre ho la passione per le lingue e, dopo aver studiato l’inglese, il francese e lo spagnolo, mi piacerebbe imparare anche il russo. Lavoro nel settore del turismo e un altro mio grande interesse è la fotografia. Qui puoi vedere tutti i miei articoli su LanguageBuddies.net.

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *